DOS è una Design company di 80 professionisti tra designer, facilitatori e ricercatori che condividono l’impegno a produrre un impatto positivo nelle grandi Organizzazioni.
Una realtà italiana indipendente che dal 2006 affina, ripensa ed evolve la propria identità e i propri contenuti, per offrire al mercato esperienze di business funzionali alla crescita.
L’azienda sviluppa percorsi e scambi con Organizzazioni di settori industriali eterogenei: settore pubblico, telecomunicazioni, industria farmaceutica, food and beverage, assicurazioni, automotive e mobilità sostenibile, energia, cinema.
Il costante dialogo con il mercato spinge oggi il gruppo a indirizzare l’azione verso valori ampi e fermi, accogliendo e sostenendo i rinnovati bisogni delle persone, delle comunità e dei contesti di business per lo sviluppo di un beneficio comune, per tutti, sostenibile e duraturo nel tempo.
Le soluzioni DOS sono il manifesto del suo modo di lavorare, definito, organizzato e disciplinato all’interno del suo modello organizzativo:
D³ − Discovery, Design, Delivery.
Mission & Content
Il DNA è quello di un’azienda design-driven che partecipa a iniziative mission-driven.
Dall’offerta commerciale all’organizzazione interna di team, persone e competenze, tutti gli strumenti e le azioni che concorrono a creare valore partono dal contenuto e trovano forma compiuta nella causa da sostenere.
D³ − Discovery, Design,
Delivery, senza esclusioni
Chi lavora in DOS partecipa in modo proattivo per organizzare, indirizzare e determinare l’impatto che si prefissa.
L’azienda lavora su obiettivi condivisi e grazie agli OKR offre alle persone ampie deleghe sulla definizione dei percorsi da intraprendere e sulle proposte di miglioramento da premiare.
Il suo sistema è organizzato sui fondamenti e sulle metodologie del Disciplined Agile® e del “suo” Kaizen (o GCI − Guided Continuous Improvement) di cui declina il mindset, cioè la disponibilità al cambiamento, in urgenza di creare valore, aderire alle missioni e agli impatti positivi da garantire attraverso tecniche rigorose ma flessibili.
Il gruppo sperimenta su di sé le discipline e le metodologie che propone al mercato. La sua struttura organizzativa e il suo modello di funzionamento sono infatti in sé un’offerta di modelli e processi.
Per questo, Discovery, Design, Delivery è il percorso di costruzione di un valore che prende forma attraversando DOS prima di muoversi verso le Organizzazioni con cui collabora.
Conversazioni con il mercato
DOS interpreta il concetto di “fare business” come relazione tra persone, tra affari, tra Sistemi, e sviluppa la propria azione in modo incrementale attraverso elementi positivi in continua evoluzione.
DOS è consapevole che il contesto conta, che la proposta di una sola persona è arbitraria, che i saperi e le culture sono dispositivi filtranti (per citare Umberto Eco).
DOS ritiene che la pratica collettiva del Design possa illuminare la ricerca, il reperimento e l’emersione delle risposte che le grandi Organizzazioni cercano e che risiedono nelle risorse, nelle relazioni e nelle connessioni che a volte non riescono a riconoscere e valorizzare.
Metodologie e riferimenti
Il mondo del Design e dell’agilità applicata al business e alla gestione di filiere di produzione complesse offre moltissimi spunti, attingendo da una letteratura sempre in aggiornamento.
Produrre impatti positivi è il giusto mix di mindset e tecnica, come ricorda il Disciplined Agile:
You Need To “Be Agile” AND Know How To “DO Agile”
L’apertura al cambiamento è condizione preliminare, tanto quanto lo studio delle tecniche.
Nelle sue scelte metodologiche e nel definire la sua identità di progetto in missione, l’azienda parte da presupposti quali:
- lo studio e l’acquisizione di saperi di comprovata efficacia sono la north star per portare contenuti reali alle Organizzazioni: resistono al cambiare dei touchpoint, delle abitudini comportamentali e di consumo delle persone. Culture forti, pensatori originali e strumenti efficaci sono il riferimento dell’azienda, che ne declina concretamente i valori e le pratiche;
- scelte chiare e identitarie sono necessarie nel vasto panorama d’offerta del Design. Esso non è un infinito catalogo di metodologie e pratiche a cui attingere per superare una sfida. Lo studio, la selezione e l’introduzione di un nuovo capitolo nel Playbook DOS è invece il risultato di un approfondito processo di selezione, analisi, verifica e applicazioni sperimentali.
Essere DOS significa fare delle scelte.
Per definire scenari strategici in grado di orientare la performance, l’azienda usa i modelli di indagine, formalizzazione e disegno del business che rimandano a Steve Blank, Eric Ries e alle discipline Strategyzer; il mondo dell’agilità e del Lean manufacturing fornisce invece i riferimenti in grado, per struttura e profondità, di creare le condizioni organizzative alla base dello sviluppo in concreto delle iniziative.
Lavorare a Sistemi complessi richiede lo sviluppo di cluster di bisogni e comportamenti. DOS usa il JTBD per raccordare in modo dialettico rilevazioni empiriche e dati provenienti dalle esperienze monitorate. Il rapporto tra ricerca qualitativa e quantitativa permette di dare una “forma di business” all’Organizzazione.
I prodotti, servizi e le esperienze che producono impatti positivi poggiano su una comprensione profonda del contesto di performance.
DOS e l’Organizzazione intraprendono un percorso di cambiamento insieme: il cambiamento è possibile solo attraverso un percorso progettuale e pratico che trasforma le condizioni iniziali.
Senza apprendimento, il cambiamento non può farsi dispositivo residente/resiliente.
DOS ha introdotto Practical by Design dalla prima versione: è un modo per “osservare” i fenomeni che gravitano attorno ai processi, ai servizi e alle esperienze che vivono le persone e insieme uno strumento pratico ed efficace per mappare i contesti con i quali si interagisce.
In DOS, agilità significa lavorare con l’Organizzazione per trasformare le tecniche e i lifecycle di produzione in modelli, prassi, pratiche e cerimonie. Attraverso piccoli e continui cambiamenti positivi, è possibile definire un modello di esplorazione e risoluzione dei contesti di performance.
I Design programmes più interessanti per DOS sono: Lean launchpad, Hacking for Defense, i-Corps, OECD.
In sintesi
Le persone e i saperi che pratichiamo e predichiamo:
- Blank
- Customer Development Process
- Osterwalder
- Business Model Canvas
- Value Proposition Canvas
- Testing Business Ideas
- Marty Cagan
- Inspired
- Jeff Gothelf
- Lean UX
- Sense & Respond (Two-way conversation)
- Megan Miller & Erik Flowers
- Practical By Design
- Adam Lawrence & Mark Stickdorn
- TISDT
- TISDD
- Kim Goodwin
- Designing for the digital age